Realizzo gioielli artigianali in ceramica ormai da molti anni. Grazie al mio percorso di studi artistici, ho avuto modo di conoscere la ceramica, insieme a molti altri materiali e tecniche con le quali mi sono approcciata al mondo dell’artigianato. Nel 2015, a distanza di molti anni dal nostro primo incontro, riscopro nella lavorazione della ceramica il mio punto di forza. Ed è in questo stesso anno che nascono le mie prime collezioni di gioielli artigianali in ceramica!
Ho iniziato da principiante, come tutti d’altronde, ma con tanta voglia di testare questo materiale la cui forza è celata dall’aspetto fragile e delicato.
La mia continua voglia di imparare mi ha portato a progettare una nuova collezione per la quale ho deciso di sperimentare una nuova tecnica di lavorazione della ceramica.
Per questa nuova collezione di gioielli artigianali, Armamè (nei mesi passati ho raccontato l’ispirazione e il team che c’è dietro) ho voluto unire tradizione e innovazione, passato e futuro. Così, ho progettato degli orecchini che riprendessero le forme delle tipiche maioliche siciliane tradizionali, modellate in rilievo in modo da poter toccare con mano quelle forme uniche che le contraddistinguono.
Tuttavia, per realizzare gli orecchini con le maioliche in rilievo dovevo servirmi di una tecnica che mi permettesse di riprodurre più pezzi in modo veloce. Ed è per questo che per ricavare le maioliche in rilievo ho utilizzato la nuova tecnica di cui vi parlavo: la tecnica del colaggio.
Cos’è la tecnica del colaggio?
La tecnica del colaggio viene utilizzata maggiormente per la realizzazione di forme in ceramica più complesse. Consiste nell‘utilizzare l’impasto dell’argilla in forma liquida, più o meno fluida, da versare in stampi delle forme desiderati fino a riempirli, e attendere che l’acqua evapori e l’argilla si asciughi.
Tolto il pezzo d’argilla dallo stampo la pietra in argilla è pronta per essere cotta!
Come ho realizzato le maioliche in ceramica per la nuova collezione?
Innanzitutto, ho realizzato i prototipi delle maioliche modellando l’argilla come sempre. Ho cotto l’argilla senza smalto, quello che viene chiamato primo fuoco o biscottatura, che lascia la ceramica porosa e quindi perfetta per procedere con la smaltatura. Dopo il primo fuoco, infatti, solitamente si procede con la smaltatura e la seconda cottura, cioè il secondo fuoco.
Ho realizzato le maioliche in rilievo, che mi sono servite da “matrici”, dalle quali mi sono ricavata gli stampi in silicone da utilizzare per riprodurre i gioielli tutte le volte che voglio! Senza perderne in qualità e attenzione ai dettagli!
Dopo aver creato lo stampo in silicone, con la tecnica del colaggio ho realizzato i primi prototipi che mi sono serviti per le prove dei gioielli della collezione.
Dopo il primo fuoco, la smaltatura della ceramica e la seconda cottura o secondo fuoco il gioiello è pronto per essere confezionato e indossato!
Cos’è Armamè, la nuova collezione di gioielli in ceramica
Armamè è la nuova collezione in ceramica realizzata ispirandomi in tutto alla mia Sicilia.
Il nome Armamè, si rifà ad una frase che mi ripeteva sempre mia nonna “cori di l’arma mè”, letteralmente cuore dell’anima mia (insomma un modo romantico per dire “ti voglio bene”). Noi siciliani abbiamo la bellissima capacità di enfatizzare i nostri sentimenti! Volevo che questa collezione esprimesse questo affetto così forte, che potesse regalarvi la forza di rifiorire.
La collezione si suddivide seguendo le storie di quattro donne siciliane: Agata, Rosalia, Lucia e Maria. Ogni donna prende ispirazione dalle Patrone delle città più importanti per la mia vita. Agata i miei studi a Catania, Rosalia le mie origini palermitane, Lucia la mia vita in paese siracusano e Maria la presenza costante della famiglia.
Dalle storie di queste Sante abbiamo realizzato delle narrazioni “contemporanee” in cui raccontare l’atmosfera tipica siciliana, e da queste sono nate le illustrazioni che danno un volto fiero a queste donne.
Ho realizzato tutto questo con un team tutto al femminile!
Giulia Lentini (Orafa designer), Roberta Irullo (Fotografa), Lidia Maria Mallia (Fashion Design e Stylist), Greta Calanni Rindina (Illustratrice), Adriana Brancato (Content editor).